Menu Orizzontale

venerdì 20 maggio 2011

Octavian Paleru







La vita è come un viaggio in treno: 
Spesso si sale e si scende, ci sono incidenti, a qualche fermata ci sono delle sorprese piacevoli e a qualcun’altra profonda tristezza.

Quando nasciamo e saliamo sul treno, incontriamo persone, di cui crediamo, che ci accompagneranno durante tutto il nostro viaggio: i nostri genitori. 

Purtroppo la verità è un’altra.

Loro scendono in una stazione e ci lasciano senza il loro amore e affetto, senza la loro amicizia e compagnia.

Comunque salgono altre persone sul treno, che per noi saranno molto importanti. 

Sono i nostri fratelli e sorelle, i nostri amici e tutte le persone meravigliose che amiamo. 

Qualcuna di queste persone che sale, considera il viaggio come una piccola passeggiata

Altri trovano solo tristezza nel loro viaggio.

E poi ci sono altri ancora sul treno sempre presenti e sempre pronti ad aiutare coloro che ne hanno bisogno

Qualcuno lascia quando scende una nostalgia perenne...

Qualcun altro sale e riscende subito, e lo abbiamo a mala pena notato... 

Ci sorprende che qualcuno dei passeggeri, a cui vogliamo più bene, si segga in un altro vagone e che in questo frangente ci faccia fare il viaggio da soli.

Naturalmente non ci lasciamo frenare da nessuno, a prenderci la briga, di cercarli e di spingerci alla loro ricerca nel loro vagone. 

Purtroppo qualche volta non possiamo accomodarci al loro fianco, perché il posto vicino a loro è già occupato. 

Non fà niente, così è il viaggio: pieno di sfide, sogni, fantasie, speranze e addii… ma senza ritorno.

Cerchiamo di fare il viaggio nel miglior modo possibile.

Cerchiamo di andare d’accordo con i nostri vicini di viaggio e cerchiamo il meglio in ognuno di loro..

Ricordiamoci, che in ogni fase del tragitto uno dei nostri compagni di viaggio può vacillare e possibilmente ha bisogno della nostra comprensione. 

Anche noi vacilleremo spesso e ci sarà qualcuno che ci capisce.

Il grande mistero del viaggio è che non sappiamo quando scenderemo definitivamente, e tantomeno quando i nostri compagni di viaggio lo faranno, neanche colui che stà seduto proprio vicino a noi. 

Io penso, che mi dispiacerà tanto, quando scenderò per sempre dal treno..... Sì, ne sono convinta. 

La separazione da tutti gli amici che ho incontrato durante il viaggio, sarà dolorosa, lasciare i miei cari da soli, sarà molto triste. 
Ma ho la speranza che prima o poi arrivi la stazione centrale e ho l’impressione, di vederli arrivare tutti con un bagaglio, che quando erano saliti sul treno ancora non avevano.

Ciò che mi renderà felice, è il pensiero, che ho contribuito ad aumentare e arricchire il loro bagaglio impreziosendolo. 

Facciamo il possibile, per far sì che si faccia un buon viaggio e che alla fine ne sia valsa la pena. 
Mettiamocela tutta per lasciare quando scendiamo un posto vuoto, che lascia nostalgia e bei ricordi in coloro che proseguono il viaggio. 

3 commenti:

  1. Bellissimo...è stato scritto da un romeno Octavian Paleru, tratto dal libro "la vita su un binario"...davvero emozionante!!!

    RispondiElimina
  2. secondo me.........ha colto il vero senso della vita e con esso il superamento dell' angoscia della morte........grazie..

    RispondiElimina
  3. Grazie per averci aiutato nel citare la fonte.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina