Non credo
al diritto dei più forti,
al linguaggio delle armi,
alla potenza dei potenti.
Voglio credere
ai diritti dell'uomo,
alla mano aperta,
alla potenza dei non-violenti.
Non credo
alla razza o alla ricchezza, ai privilegi,
all'ordine della forza e dell'ingiustizia:
è un disordine.
Non credo
di potermi disinteressare
a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere
che il mondo intero
è la mia casa e il campo nel quale semino,
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.
Non credo
di poter combattere altrove l'oppressione,
se tollero l'ingiustizia qui.
Voglio credere
che il diritto è uno,
tanto qui che altrove,
che non sono libero
finché un solo uomo è schiavo.
Non credo
che la guerra e la fame siano inevitabili
e la pace irraggiungibile.
Voglio credere
all'azione semplice,
all'amore a mani nude,
alla pace sulla terra.
Non credo
che ogni sofferenza sia vana.
Non credo
che il sogno degli uomini resterà un sogno
e che la morte sarà la fine.
Oso credere invece,
sempre e nonostante tutto,
all'uomo nuovo.
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