Mio padre mi dice: «Voi giovani volete tutto e subito».
Tenendo presente l’età, il rincoglionimento e il fatto che ognuno cerca di
mitizzare la propria generazione, credo non abbia tutti i torti.
Tutti hanno fretta, tutti corrono, tutti suonano il clacson. Non lo so, ma mi sa che questo
mondo non ci appartiene del tutto: ormai è
diventato un’enorme padella antiaderente da cui si scivola via come uova fritte.
Bisognerebbe scendere in piazza, radunare della gente e dire: «STOOOPPP!!!
Fermi tutti abbiamo sbagliato, c’è sfuggita la situazione di mano. Non è grave:
nessuno ci ha insegnato niente, abbiamo dovuto imparare tutto da soli, e non è
facile per nessuno, ripeto per nessuno. Comunque, tranqui, adesso ce ne siamo
accorti e dobbiamo solo organizzarci. Ok, basta rifare tutto da capo».
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