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venerdì 22 luglio 2011

Fabio Volo - E' una vita che ti aspetto.



All’inizio, quando ero piccolo, grazie alla televisione stavamo più insieme. Si finiva di mangiare e poi ci si metteva tutti davanti al televisore, genitori, figli, nonni. Me lo ricordo bene... Poi invece la televisione ci ha diviso. Mille canali, mille possibilità di scelta, mille gusti diversi.. 

Dopo i primi tempi in cui si discuteva: “Voglio vedere questo, voglio vedere quello, no il telegiornale, no i cartoni animati”, è arrivato un altro televisore che è finito in camera dei miei. L’anno successivo mia nonna con la sua pensione ha comprato un piccolo apparecchio da tenere in stanza per noi due. Il terzo. Così, dopo cena si poteva assistere al fuggi fuggi generale. 

Ognuno in un locale diverso.. Ognuno davanti al proprio programma preferito.. I tempi erano cambiati troppo velocemente perfino per capirli. Così.. invece che trovare un punto di incontro, avevamo trovato una fuga in comune..


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