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venerdì 19 agosto 2011

Osho - Perché l'amore è così doloroso


L'amore è doloroso perché apre la strada all'estasi... perché trasforma: l'amore è cambiamento. 

Qualsiasi trasformazione è dolorosa: occorre lasciare il vecchio per il nuovo. Il vecchio è familiare.. sicuro.. il nuovo è assolutamente sconosciuto... 

Ti muoverai in un oceano mai esplorato.. Non puoi usare la mente con il nuovo come facevi con il vecchio.. la mente è molto abile, ma ora è assolutamente inutile..

Per questa ragione nasce la paura.. quando lasci il vecchio mondo..confortevole.. sicuro.. nasce il dolore. È lo stesso dolore che prova il bambino quando esce dal ventre della madre. È lo stesso dolore che prova il pulcino quando esce dall'uovo. È lo stesso dolore che prova l'uccellino quando prova a volare per la prima volta...

La paura dell'ignoto.. l'insicurezza dell'ignoto.. la sua imprevedibilità.. ti spaventano moltissimo....
Ma non si può avere l'estasi senza passare per il dolore... Per purificare l'oro, esso deve passare attraverso il fuoco.. L'amore è fuoco..

È proprio a causa del dolore che milioni di persone vivono una vita senza amore. Anche loro soffrono, ma la loro è una sofferenza inutile. 

Soffrire per amore non è soffrire invano. Soffrire per amore è creativo: ti porta a livelli più alti di consapevolezza. Soffrire senza amore è un totale spreco, non ti porta da nessuna parte: continui a muoverti lungo il medesimo circolo vizioso..

L'uomo senza amore è narcisista, è chiuso. Conosce solo se stesso. Ma quanto può conoscere se stesso se non ha conosciuto l'altro? Solo l'altro può essere per lui uno specchio. Non conoscerai mai te stesso se non conosci l'altro. 

L'amore è fondamentale anche per la conoscenza di sé. La persona che non ha conosciuto l'altro in un rapporto profondo di amore, di intensa passione, di totale estasi, non potrà nemmeno sapere chi è, perché non avrà uno specchio in cui osservare la sua immagine...

La relazione è uno specchio e, più l'amore è puro, migliore e più nitido sarà lo specchio. Ma l'amore più alto richiede che tu sia aperto. Richiede che tu sia vulnerabile. Devi lasciar andare la tua armatura, ed è doloroso...

Non devi stare sempre in guardia.... devi abbandonare la mente e i suoi calcoli. Devi rischiare.. devi vivere pericolosamente.. 

L'altro può ferirti.. è per questo che hai paura di essere vulnerabile.. L'altro può rifiutarti.. è per questo che hai paura dell'amore..

Il riflesso del tuo essere che scopri nell'altro potrebbe essere brutto.. questa è la tua ansietà. Evita lo specchio. Ma non è che evitando lo specchio diventerai bello.. Evitando la situazione, eviterai solo di vedere.. È necessario accettare la sfida.


L'amore è un cielo, vastissimo. Essere in amore vuol dire mettere le ali. Ma naturalmente, il cielo infinito fa paura.

Inoltre lasciare andare l'ego è molto doloroso perché ci hanno insegnato a coltivarlo. Pensiamo che l'ego sia il nostro unico tesoro. L'abbiamo protetto, decorato, l'abbiamo lucidato in continuazione e, quando l'amore bussa alla porta, tutto ciò che ci occorre per innamorarci è mettere da parte l'ego: è doloroso, certo. È il lavoro di tutta la tua vita, è tutto ciò che hai creato, questo ego orrendo, questa idea che sei separato dall'esistenza.

È un'idea brutta perché non è vera. È un'idea illusoria, ma la società esiste, è anzi basata proprio su questa idea che ogni persona è una persona, non una presenza.

L'amore è una scala: inizia con una persona, e finisce col tutto. L'amore è l'inizio, dio è la fine. Aver paura dell'amore, aver paura dei dolori della crescita che l'amore procura, vuol dire rimanere chiusi in una cella oscura.

Se non entri nell'amore - come hanno deciso molte persone - rimani intrappolato all'interno di te stesso. Allora la tua vita non è un pellegrinaggio, non è un fiume che va verso l'oceano; la tua vita è una pozza stagnante, sporca, e molto presto resteranno solo lo sporco e il fango. Per rimanere limpido, devi continuare a fluire. Il fiume rimane pulito perché scorre. Scorrere è il modo di rimanere sempre vergini.

Chi ama rimane vergine. Tutti gli amanti sono vergini. Le persone che non amano non possono rimanere vergini: si addormentano, diventano stagnanti, e prima o poi - più prima che poi - iniziano a puzzare perché non hanno nessun posto dove andare. La loro è una vita morta.

La gente è interessata al sesso, perché il sesso non è pericoloso. È il fenomeno di un momento, non occorre coinvolgersi..

L'amore è coinvolgimento, è impegno. Non è un fenomeno del momento. Quando ha messo le radici, può durare per sempre. Può diventare un impegno che dura tutta la vita. L'amore ha bisogno di intimità; solo quando c'è intimità, l'altro diventa uno specchio. Quando ti incontri con una donna o un uomo a livello sessuale, in realtà non vi incontrate affatto, avete evitato l'anima dell'altra persona. Tu ne hai usato il corpo e sei fuggito, e anche l'altro ha usato il tuo corpo ed è fuggito. Non siete diventati abbastanza intimi da poter rivelare all'altro il vostro volto originario.

È doloroso, ma non evitarlo. Se lo eviti, perdi la più grande opportunità di crescere. Entra in esso, con tutta la sua sofferenza, perché grazie alla sofferenza arriva una grande estasi. Sì, c'è agonia, ma da questa agonia nasce l'estasi. Sì, dovrai morire come ego, ma rinascerai come dio, come buddha.

Lascia che ci sia il dolore, lascia che ci sia la sofferenza. Passa attraverso la notte oscura, e arriverai a una bellissima alba. Solo nel grembo della notte oscura, il sole può evolversi. Solo attraverso la notte oscura arriva il mattino.

Scompari come goccia di rugiada e diventi l'oceano, ma per questo devi passare attraverso la porta dell'amore.

Certo, quando scompari come goccia di rugiada - e hai vissuto a lungo come goccia di rugiada - è doloroso, perché pensi: "Io sono questo, e ora questo sta scomparendo. Sto morendo". Non stai morendo, è l'illusione che muore. Ti sei identificato con l'illusione, è vero, ma l'illusione è sempre un'illusione. Solo quando svanisce, puoi vedere chi sei. 

Questa rivelazione ti porta alle vette più alte della gioia, dell'estasi, della celebrazione. 

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