Paragonare è una malattia, una delle più grandi. Sin dal principio ci insegnano a fare confronti. Tua madre ti paragona ad altri bambini, e così anche tuo padre. L’insegnante dice: “Guarda Johnny quanto è bravo, e tu non combini nulla!”.
Sin dall’inizio ci dicono di paragonarci agli altri. È la malattia più grave; è come un cancro che distrugge la tua anima. Ogni individuo è unico, i confronti non sono possibili. Io sono me stesso e tu sei te stesso.
Non c’è nessuno al mondo con cui ci si possa paragonare. Paragoni forse una margherita con una rosa? Non lo fai.
Paragoni un mango con una mela? Non lo fai. Sai che sono diversi e il confronto non è possibile.
L’uomo non è una specie; ogni uomo è unico. Non è mai esistito un individuo come te prima d’ora e non esisterà mai.
Sei del tutto unico, questo è il tuo privilegio, la tua prerogativa, la benedizione della vita: ti ha fatto unico.
OSHO
Sin dall’inizio ci dicono di paragonarci agli altri. È la malattia più grave; è come un cancro che distrugge la tua anima. Ogni individuo è unico, i confronti non sono possibili. Io sono me stesso e tu sei te stesso.
Non c’è nessuno al mondo con cui ci si possa paragonare. Paragoni forse una margherita con una rosa? Non lo fai.
Paragoni un mango con una mela? Non lo fai. Sai che sono diversi e il confronto non è possibile.
L’uomo non è una specie; ogni uomo è unico. Non è mai esistito un individuo come te prima d’ora e non esisterà mai.
Sei del tutto unico, questo è il tuo privilegio, la tua prerogativa, la benedizione della vita: ti ha fatto unico.
OSHO
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